La classe 3M vince il Premio Fiorenza Cerati

Dopo aver partecipato durante lo scorso anno scolastico alla XI edizione de “L’officina dello storico”, visitando – tra l’altro – il monastero di Astino e svolgendo un laboratorio di analisi delle fonti trascrivendo e interpretando dei brani delle Ricordanze degli abati di Astino, l’attuale classe 3M ha rielaborato le informazioni tratte da questa esperienza creando una vera e propria tragedia ad ambientazione storica, seguendo il modello dell’Adelchi manzoniano. Cercando di destreggiarsi tra endecasillabi liberi e cori e ricorrendo a un linguaggio che risultasse il più consono possibile, la classe ha composto Pietà e Pentimento. La peste del 1630 al monastero di Astino. L’opera, partendo dal fatto storico della visita del monaco Angelo Chiesa alla madre morente e del conseguente contagio portato all’interno del monastero, si concentra sul problema della colpa e del male, cercando una possibile chiave nell’affidarsi manzonianamente a una Provvidenza in buona parte insondabile. Pur con diverse imperfezioni e la possibilità di ulteriori ampliamenti e miglioramenti, questi 350 versi sono stati comunque ritenuti meritevoli di aggiudicarsi il “Premio Fiorenza Cerati”, arrivato alla IV edizione e destinato agli elaborati frutto della reinterpretazione delle classi dopo l’esperienza dell'”Officina dello storico”.
Al grande entusiasmo degli studenti si aggiunge quello del sottoscritto e della prof.ssa Comotti, che era presente sia alla visita laboratoriale a Bergamo sia all’evento “La storia sul palco” di venerdì 11 Ottobre (presso l’Auditorium del Sant’Alessandro a Bergamo), durante il quale molte delle classi coinvolte hanno potuto presentare i propri lavori, prima di passare alle premiazioni del concorso. La 3M, dopo aver presentato nel complesso il suo lavoro e aver messo in scena l’atto IV (grazie anche ai costumi forniti da un’alunna), ha così scoperto che le proprie fatiche – prolungatesi anche durante le vacanze estive e poi ancora per diverse ore in questo inizio d’anno – sono state ripagate dalla bella soddisfazione di aver conquistato il premio, così che l’esperienza dell'”Officina dello storico” resterà per lei un ricordo particolarmente sentito.
prof. Giorgio Vedovati
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